Le opere religiose

Ultimo aggiornamento della pagina: 19/01/2009

Anche se non vere e proprie fonti storiche dirette, i libri di carattere religioso sono fra le testimonianze più mirabili della passione degli Estensi per le “Carte”.
L’esempio più eclatante è la Bibbia di Borso d’Este altrimenti nota come la “Bibia Béla”, di certo l’esemplare di bibbia più famoso al mondo dopo la cosidetta “Bibbia di Gutenberg” http://it.wikipedia.org/wiki/Johann_Gutenberg.
La Bibbia Estense, conservata a Modena fu eseguita su commissione di Borso tra il 1455 e il 1461. Composta da circa 600 pergamene divise in due volumi è un esemplare manoscritto, forse ad opera del milanese Pier paolo Maroni. Ma il suo splendore soprattutto dalle miniature eseguite dai più celebri Miniatori Estensi, quali Taddeo Crivelli e Franco dei Russi (un’ottima digressione sulla storia della Bibbia di Borso e l’Arte della  Miniatura in Epoca Estense si può leggere nella recensione http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/arte/recensioni/cosme-tura/cosme-tura/cosme-tura.html).
Conservate fra le “Carte” estensi troviamo poi altre pregevolissime opere miniate come i “libri d’ore”, http://www.italica.rai.it/rinascimento/parole_chiave/schede/librod.htm , le varie edizioni della “Legenda Aurea” di Jacopo da Varagine i Libri Corali http://www.provincia.laquila.it/Biblioteca/LibriCorali.aspx, Antifonari http://it.wikipedia.org/wiki/Antifona, http://www.valdarnoscuola.net/val/labo/leolino/termini/antifonario.htm, e Graduali http://it.wikipedia.org/wiki/Graduale.


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