Delizie

GLI ESTENSI E LE DELIZIE
Da diversi anni il cosiddetto “fenomeno delle Delizie” è divenuto oggetto di interesse sia per studi, che per progetti di recupero e valorizzazione turistica. Tratto distintivo di questa Corte a partire dalla metà del trecento, il desiderio di possedere luoghi in cui “deliziarsi”, fu anch’esso una sorta di “Impresa” Estense, costantemente portata avanti dalla Casata sino alla sua cacciata dai territori ferraresi, gli ultimi anni del cinquecento (la cosiddetta Devoluzione del 1598). A detta degli studiosi che se ne stanno occupando in questi anni molti sono stati i motivi che hanno spinto gli Este a realizzare queste “Delizie”. Motivi legati a certi ideali rinascimentali, alla moda dell’epoca, al piacere, alle esigenze di rappresentanza, alla voglia di emulare (cioè copiare) la Corte Francese, ma anche alla necessità di presidiare il territorio, di difenderlo, di amministrarlo e di controllarne i commerci. Se molteplici quindi furono le ragioni, e alcune forse ancora da mettere a fuoco, che determinarono questo “fenomeno”, esso comunque resta un unicum in Italia e non smette di stupirci per varietà e bellezza, sia di ciò che è rimasto, sia di tutto quello che il tempo e gli uomini hanno cancellato.

L’ALLESTIMENTO
La vastità di questo argomento e del materiale a disposizione ha permesso il lavoro di due classi che si sono occupate rispettivamente delle “Delizie Urbane” (la Classe Va della Scuola Elementare Alda Costa di Ferrara), e delle “Delizie Extraurbane” (la Classe V della Scuola Elementare di Voghiera). Questo lavoro si è sviluppato per entrambe le classi a partire dal concetto di Delizia, che hanno provato a spiegare che cosa in Epoca Rinascimentale si intendeva con questo termine e recuperare quanta più bibliografia possibile sia nei testi che sul web. Successivamente si è passati a fare una sorta di censimento, cioè un elenco di tutte le Delizie di cui è giunta memoria. In questo caso la fonte preziosissima da cui abbiamo attinto è quella del volume “Ferrara, città del Rinascimento e il suo Delta del Po” a cura di M. Borella, E. Domenicali, A. Ghinato; edito dalla Provincia di Ferrara in occasione dell’inserimento del territorio ferrarese nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. A questo punto prima si sono suddivisi palazzi e giardini sulla base della loro tipologia poi è stato verificato, con piante topografiche, foto e rilievi, lo stato di conservazione di ciascuna Delizia. Quindi si è realizzato per ciascuna di esse una sorta di scheda in cui sono state inserite tutte le informazioni raccolte, la documentazione relativa e alcuni cenni storici.

Infine le classi hanno provato a cimentarsi in un progetto di “valorizzazione” di questo patrimonio dell’Umanità creando percorsi e spunti più o meno originali per consentire a chiunque di godere delle “Delizie” degli Estensi in una forma per così dire non convenzionale.


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