Gli erbari degli Estensi

Ultimo aggiornamento della pagina: 12/12/2008

Tra i più antichi “Horti Sicci” conosciuti, un particolare  posto occupa proprio l’”Erbario Estense” realizzato a Ferrara presso la Corte di Alfonso II, ed attualmente conservato presso l’Archivio di Stato di Modena. (nel WEB non abbiamo trovato immagini relative…).

tabacco.jpgComposto da 146 fogli su cui sono state montate 182 piante o parti di esse, questo erbario, anche se privo dell’indicazione dell’autore, rappresenta un’opera di grande interesse: innanzitutto si tratta appunto di un esemplare di “Hortus siccus” fra i più antichi pervenutici, inoltre risulta ancora ben conservato, infine contiene specie medicinali e ornamentali sia autoctone (presenti nel territorio italiano) sia alloctone (cioè provenienti da altri paesi) come ad esempio tabacco e pomodoro introdotte dopo la cosiddetta “Scoperta delle Americhe”.

Purtroppo non molte altre opere botaniche restano conservate a Ferrara nonostante gli Estensi siano stati promotori, tra i vari studi che fervevano alla loro Corte e nell’Università (fondata da Alberto V nel 1391 e fra le più antiche d’Italia), sia dello studio della botanica che della botanica applicata alla medicina*.

pomodoro.jpgQuelle che  si conservano nelle biblioteche ferraresi** si trovano sia nella Biblioteca Ariostea  http://www.artecultura.fe.it/index.phtml?id=235, sia presso la sezione botanica della Biblioteca Universitaria http://www.unife.it/sba. Non trascurabile, infine, la presenza di tali opere anche tra i documenti degli archivi monastici quali ad esempio: il Convento di S. Domenico, quello dei Cappuccini di S. Maurelio e il Collegio dei Gesuiti.

* Infatti gli studi di botanica come già sopra annotato erano compresi all’interno delle scienze mediche. Il medico di origine portoghese Amato Usitano  nei suoi scritti riporta la notizia della realizzazione di un erbario da parte dello studioso inglese Falconer, durante un suo soggiorno a Ferrara tra il 15840 e il 1547, purtroppo però di tale opera non risulta nessuna traccia.
**  per un elenco dettagliato degli antichi erbari conservati a Ferrara e della loro ubicazione si veda quanto nel catalogo della mostra: “Erbe ed Erbari a Ferrara dal ‘400 ai nostri giorni”, a cura di Arianna Chendi, Ferrara 2000, mentre per le preziose indicazioni biografiche sui diversi autori si consulti il sito: http://www.bibliotecabertoliana.it/mostre/frutti.htm


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