Ludovico Ariosto

Ultimo aggiornamento della pagina: 12/12/2008

casaariosto.jpgNOME Ludovico Ariosto
CRONOLOGIA N 8 set. 1474        M 6 lug. 1533
ARTE Poeta, Scrittore, Drammaturgo rivestì anche incarichi politici ed amministrativi per conto del Cardinale  Ippolito figlio del Duca Ercole I

OPERE:            
Orlando furioso (1516) http://it.wikipedia.org/wiki/Orlando_furioso
Satire
Opere Teatrali: La Tragedia di Tisbe, La Cassarla, I Suppositi, gli Studenti, il Negromante, La Lena

CURIOSITA’
Ludovico Ariosto (http://it.wikipedia.org/wiki/Ludovico_Ariosto) fu il primogenito di 10 tra fratelli e sorelle. Il padre era comandante militare dell’esercito Estense a Reggio Emilia e la madre, una nobildonna di quella stessa città. Studiò prima legge poi filosofia all’università di Ferrara dove divenne amico di Pietro Bembo. Alla morte del padre assunse il ruolo di capofamiglia e per questo accettò prima un incarico di comandante a Canossa e poi di chierico alle dipendenze del Cardinale Ippolito, figlio di Ercole I, che tuttavia poco considerò le sue inclinazioni letterarie. Per questo e per l’amore di una donna, Alessandra Benucci (divenuta poi sua moglie) si rifiutò di seguire Ippolito alla corte d’Ungheria e passò al servizio del duca Alfonso I, fratello del cardinale. Nel 1522, per volere del duca ricoprì la carica di governatore della Garfagnana. Successivamente ritornò a Ferrara e lì restò fino alla morte rifiutando persino l’incarico di ambasciatore papale pur di occuparsi delle sue opere e della sua famiglia. Sepolto dapprima nella chiesa di San Francesco le sue spoglie furono poi traslate con grandi onori a Palazzo Paradiso nel monumento funebre progettato dall’Aleotti (http://www.comune.fe.it/biblio/arte/sculture/ariosto_monumento_funebre.htm)
 
Famosa è anche la Casa dell’Ariosto, ora sede museale, sita in Via Ariosto, 67: tale “casa fu ristrutturata, secondo indicazioni dello stesso Ariosto, dall'architetto Girolamo da Carpi. Nelle sue satire Ariosto racconta di aver acquistato l'edificio a fronte di enormi sacrifici - data la proverbiale avarizia dei Duchi Estensi - ma che, comunque, esso era la sua maggiore fonte di soddisfazione, in quanto interamente di sua proprietà e nido d'amore con la sua compagna Alessandra Benucci. Sulla facciata si legge ancora l'iscrizione 'Parva, sed apta mihi, sed nulli obnoxia, sed non / sordida, parta meo, sed tamen aere domus', che significa 'La casa è piccola, ma adatta a me, pulita, non gravata da canoni e acquistata solo con il mio denaro'. Qui si spense il grande poeta nel 1533. Attualmente la Casa è sede di concerti, conferenze e incontri culturali” www.musei.it/emilia-romagna/ferrara/casa-dell-ariosto.asp.

Nonostante la poca considerazione che l’opera ariostesca incontrò presso la Corte degli Este , Ariosto dimostrò sempre la sua devozione sia al Cardinale, dedicando proprio ad Ippolito l’Orlando Furioso nella prima pubblicazione  del 1516, che all’intera Casata Estense celebrandola come discendente dall’unione di Ruggero e Bradamante nel medesimo poema.


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