Torquato Tasso

Ultimo aggiornamento della pagina: 12/12/2008

NOME Torquato Tasso
CRONOLOGIA N 11 mar. 1544        M 25 apr. 1595
ARTE Poeta, Scrittore, Storico alla corte di Alfonso II

OPERE:    
Gerusalemme liberata (1575) http://it.wikipedia.org/wiki/Gerusalemme_liberata_(poema)
Rinaldo
Re Torrismondo
Aminta
Rime

CURIOSITA’
Torquato Tasso (http://it.wikipedia.org/wiki/Torquato_Tasso) trascorse solo parte della sua vita a Ferrara: dal 1565 quando entrò a far parte della corte estense al servizio del Cardinale Luigi d’Este fino al 1588 epoca in cui riprese il suo peregrinare fra le corti rinascimentali. A Ferrara terminò il suo più celebre poema “la Gerusalemme liberata” ma iniziarono anche i primi segni del suo disagio mentale. Di queste manifestazioni si hanno numerose notizie al limite fra storia e leggenda come l’aggressione ad un servo con un coltello o la fuga dal convento di San Francesco dove era stato rinchiuso dopo uno dei suoi “eccessi” per volere del Duca Alfonso II. Proprio dopo questa fuga si recò, travestito, dalla sorella e gli annunciò la morte del fratello (cioè lui!) per vedere le sue reazioni…Ma furono le intemperanze di Torquato in occasione delle nozze di Alfonso II con Margherita Gonzaga che causarono la sua reclusione per ben sette anni all’Ospedale Sant’Anna nella famosa Cella che prese il suo nome (http://it.wikipedia.org/wiki/Cella_del_Tasso). A questo proposito vi sono pareri discordanti fra gli studiosi. Alcuni infatti sostengono che Alfonso usò questo pretesto per sottrarre il Tasso all’Inquisizione che cominciava ad interessarsi al poeta prova ne sarebbe che lo stesso Duca cercò in tutti i modi di rendere confortevole la sua reclusione (www.italica.rai.it e www.riflessioni.it/enciclopedia/tasso.htm). Secondo altri studiosi invece Alfonso II voleva punire in tal modo il poeta per via della relazione che questi sembrava intrattenere con sua sorella. In effetti il Tasso fu molto legato sia a Isabella che a Eleonora d’Este, ma anche amico particolare di Marfisa; ne è prova che proprio quest’ultima principessa, nel 1593, lo ospitò nella Delizia di Medelana liberandolo temporaneamente dalla sua prigionia, per farlo riposare e ritemprare. A ricordo di questo soggiorno, testimoniato anche da una lapide, e dell’amore platonico nato tra lui, Marfisa e Tarquinia Molza, il poeta compose «La Molza» (www.bibliotecaitaliana.it).  Altri componimenti amorosi furono indirizzati a Lucrezia Bendidio, dama della duchessa Eleonora d’Este, e alla mantovana Laura Peperara famosa cantante della Corte. Anche un’altra Delizia fu particolarmente gradita al Tasso, quella del Belriguardo, dove il poeta si rifugiava lontano dalla corte per dedicarsi ai suoi scritti.


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