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Sei in: Museo Didattico degli Estensi / Stanze / Erbari

Ultimo aggiornamento della pagina: 12/12/2008

Nonostante la discreta quantità di volumi medici e botanici contenenti riferimenti a specie vegetali e/o loro raffigurazioni che ci sono pervenuti dall’antichità, si deve aspettare l’inizio del XVI sec. per veder nascere i primi testi contenenti campioni vegetali veri e propri. Si tratta dei  primi esemplari di Erbari Essiccati all’epoca chiamati “Horti Sicci” cioè “Giardini Secchi”, appunto. I primi realizzatori di “Horti Sicci” furono più spesso medici, farmacisti e/o naturalisti che contemporaneamente si occupavano anche dell’allestimento degli “Horti Vivi” cioe gli Orti Botanici http://it.wikipedia.org/wiki/Orto_botanico.

(Alcune immagini di Orti Botanici, da sinistra: antica stampa dell’orto botanico di Padova,
lo stesso Orto oggi, l’Orto Botanico di Ferrara)

Ancora in questa fase, comunque, tutta l’attenzione dedicata alle piante sia dal vivo che nelle pubblicazioni era dovuta alla loro capacità di prevenire e/o curare le malattie e solo in minima parte per interessi di tipo classificatorio (Cfr. supra).

Il più celebre di questi trattati, e a quanto si conosce anche il più antico, fu iniziato nel 1532 dal naturalista Gherardo Cibo http://digilander.libero.it/centrostudiarceviesi/gherardo%20cibo.htm, e ora è conservato alla Biblioteca Angelica di Roma.

Per quanto riguarda poi l’allestimento a Ferrara di un Orto Botanico (l’Orto dei Semplici come veniva chiamato), le prime notizie risalgono al 1771 quando l’Università di Ferrara ebbe il via libera per istituirne uno proprio, presso l’allora sede di Palazzo Paradiso. Sicuramente però, anche se non se ne hanno prove certe, luoghi in cui venivano coltivate le specie medicinali e scopo di studio e/o d’uso farmaceutico  dovevano esistere fin dall’età rinascimentale (secondo un’ipotesi un po’ suggestiva potrebbe ro essere stati realizzati proprio nei tanti giardini urbani ed extraurbani degli Estensi…).
Attualmente l’Orto Botanico dell’Università di Ferrara si trova nel giardino di Palazzo Turchi-Di Bagno http://web.unife.it/progetti/ortobot/